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DOMANDE e RISPOSTE
sull'affidamento dei minori

 


Vorremmo un bambino in affido, ma forse non siamo alla altezza!
Non occorrono particolari capacità o caratteristiche per candidarsi come affidatari; è importante seguire il breve percorso informativo e di approfondimento proposto dal Servizio Affidi e valutare insieme il tipo di impegno e di disponibilità che si desidera offrire. E ‘possibile che un bambino o una bambina abbiano bisogno proprio di quelli.

La nostra casa non è tanto grande
Lo spazio di cui necessitano i bambini che per qualche tempo non possono vivere nella loro famiglia è uno "spazio affettivo", che riguarda la possibilità di stare insieme, dialogare, giocare, ricevere cure e attenzioni.

Non voglio provare, per non soffrire quando il bambino rientrerà nella sua famiglia rientrerà nella sua famiglia
L'affido è un intervento che ha una durata temporale, ma non è detto che i rapporti si interrompano al termine dell’affido: spesso le relazioni continuano, per esempio per periodi di vacanza, o altre occasioni. Le esperienze già concluse ci insegnano che, accogliendo un bambino ed accettando la sua storia ed il suo mondo, non sarà difficile separarsi da lui, se questo è il suo bene.

E se, allo scadere dei tempi previsti dal progetto, la famiglia di origine non è pronta ad accogliere nuovamente il minore?
Questa situazione può verificarsi: in fase di valutazione dell’andamento del progetto, si prenderanno in considerazione le varie soluzioni considerando l’interesse del bambino e la disponibilità della famiglia a proseguire l’affido.

Possiamo decidere di adottare il bambino che ci è stato affidato?
In generale non è possibile: affido e adozione seguono percorsi differenti, non sovrapponibili. Tuttavia in casi e con condizioni particolarissime, questo cambiamento potrebbe verificarsi.

La comunità o l’istituto sono più neutri forse i bambini si adattano meglio ad una realtà di questo tipo
L’evoluzione dei bambini vissuti in situazioni impersonali, senza stabili rapporti affettivi individuali, risulta rallentata, se non compromessa e deficitaria. La famiglia è il luogo privilegiato in cui i bambini costruiscono la loro identità, ricevono sicurezza e possono sviluppare adeguate capacità di rapportarsi al mondo esterno.

E se durante un affido di lunga durata, la famiglia affidataria sente la necessità di un periodo di pausa?
Il poter contare su numerose e variegate disponibilità di famiglie affidatarie, fornirà l’opportunità di individuare “famiglie di supporto”, che possano, per esempio, trascorrere un periodo di vacanza con un bambino in affido, oppure intervenire in momenti particolari della vita della famiglia affidataria. Per questo ogni disponibilità delle famiglie che leggono questo manuale, anche se parziale o limitata, è preziosa ed importante!

Se rifiutiamo l’affido di un bambino che non ha l’età o le caratteristiche che noi ci immaginiamo, verremo ancora contattati?
Certo! E’ nell’interesse di tutti realizzare un buon abbinamento tra bambino e famiglia affidataria.

Che cosa fare se il bambino non si adatta alla nostra famiglia?
E’ bene far conoscere i propri dubbi o timori agli operatori del Servizio o al gruppo delle famiglie affidatarie; insieme si valuterà se si tratta di una crisi iniziale, se le nostre aspettative erano eccessive rispetto all’evoluzione e ai miglioramenti del bambino, o se è necessario apportare qualche modifica al progetto iniziale.

Come comportarsi se la famiglia di origine è invadente o disturbante?
Anche in questo caso è utile confrontarsi con gli operatori del Servizio affidi: in questo modo si può capire come comportarsi e fornire elementi utili per meglio aiutare la famiglia di origine a svolgere correttamente il proprio ruolo. In ogni caso è bene mantenere un atteggiamento non critico verso la famiglia di origine, soprattutto in presenza del bambino.

Se il bambino mi fa arrabbiare, posso sgridarlo come faccio con i miei figli?
Con qualche precauzione iniziale, ci si può poi comportare in modo naturale, senza forzature o artifici; pian piano si individueranno gli atteggiamenti migliori da tenere con il bambino.

Io vorrei dare la disponibilità per un affido, ma mio marito - o i miei figli - non sono tanto favorevoli ; va bene lo stesso?
Un affidamento ben riuscito richiede l’adesione e la collaborazione di tutta la famiglia, soprattutto quelle del coniuge. Forse il marito, o la moglie, potrebbero accettare di effettuare qualche colloquio informativo e di approfondimento, che aiuti a mediare tra le diverse intenzioni.

Esistono diversi tipi di affido?
Sì, l'affido può essere:
- Consensuale, quando i genitori sono concordi con il provvedimento; avviene con il consenso valido dei genitori o di chi ha la patria potestà. Viene effettuato attraverso i servizi sociali ed Ë convalidato dal giudice tutelare. L'affidamento del proprio figlio ai parenti entro il 4 grado può avvenire senza particolari formalità.
- Giudiziale, quando non vi è il consenso dei genitori e l'affido è decretato dal tribunale per i Minorenni. In attesa delle decisioni definitive del tribunale il minore può essere affidato ad una famiglia già dichiarata idonea alla quale il minore potrebbe essere dato in adozione alla fine del procedimento. La famiglia non viene resa nota ai parenti del minore (gli incontri con bambino avvengono un ambiente neutro - in genere presso l'USL) per assicurare l'incognito, obbligatorio per legge, nell'adozione.
L'affidamento è progettato in base alle esigenze del bambino, alla sua situazione familiare specifica, ed ai problemi che essa presenta.
 
Che durata può avere l'affido?
La durata dell'affido è stabilita dal progetto, che può prevedere:
- Periodi lunghi (1 o più anni)
- Periodi brevi (pochi mesi, giorni, vacanze estive)
- L'affidamento può riguardare anche solo una parte della giornata, per lo svolgimento dei compiti scolastici, oppure essere necessario per i soli fine settimana.
 
Quali documenti e pratiche bisogna avere?
Gli affidatari, oltre alla documentaione personale del bambino, riceveranno copia del provvedimento che dispone l’affido.
In alcuni casi sarà utile richiedere, tramite il Servizio sociale, copia del provvedimento del Giudice Tutelare o del Tribunale per i Minorenni.
 
Le famiglie avranno assistenza sanitaria per il bambino?
Se un bambino viene affidato ad una famiglia appartenente alla zona della stessa Azienda sanitaria locale, rimane valido il tesserino sanitario. La famiglia affidataria può richiedere la variazione del medico. Qualora l’affido avvenga nella zona di una diversa ASL, al bambino verrà rilasciato un nuovo tesserino sanitario,
presentando la documentazione attestante l’affido.
 
Il bambino in affido verrà iscritto nello stato di famiglia?
L’iscrizione del bambino nello stato di famiglia degli affidatari può essere fatta negli affidamenti a lungo termine, in accordo con il Servizio sociale e con i genitori del bambino, sempre che non vi sia un decreto di decadenza della potestà degli stessi. Negli affidamenti di breve durata c parziali non vi è alcuna variazione anagrafica.

Le decisioni urgenti di carattere sanitario chi le prende?
Gli affidatari sono tenuti ad assumere le decisioni più opportune, in caso di neces- sità ed urgenza, per salvaguardare la salute del bambino a loro affidato; suc- cessivamente l’autorità sanitaria che prende in cura il bambino valuterà se richiedere o meno l’autorizzazione di chi esercita la potestà genitoriale per proseguire le cure o per ulteriori indagini da effettuare

Se ci sono spese straordinarie per il bimbo in affido dobbiamo noi sostenerle?
Qualora il/la minore necessiti di spese sanitarie straordinarie (occhiali da vista, ausili particolari, apparecchi ortodontici, ecc...) esiste la possibilità di una contribu- zione mirata in base ai parametri comunali ed alla valutazione del Servizio sociale di base.

Se il minore va a scuola chi mantiene i contatti con gli insegnanti?
Gli affidatari, oltre a mantenere i periodici contatti con gli insegnanti circa l’andamento scolastico del bambino/a, sono tenuti a partecipare alle attività che la scuola propone per i genitori. Gli affidatari partecipano all’elezione degli organi collegiali ( art. 19, 20 comma del DPR n0416/74): non è stata ancora raggiunta, però, un’ interpretazione univoca circa il completo godimento, da parte degli affidatari, dei diritti attivi e passivi negli organismi scolastici elettivi. Decisioni importanti quali, ad esempio, il cambiamento di scuola o la scelta degli studi superiori andranno concordate con i genitori, tramite il Servizio sociale che segue il bambino.

Ci sono provvidenze legali per gli affidatari?
Gli affidatari possono disporre degli assegni familiari, qualora la famiglia rientri nelle fasce di reddito per le quali sono previsti, nonché delle astensioni e permessi dal lavoro, secondo la normativa specifica.
Inoltre sono applicabili agli affidatari le detrazioni di imposta per carichi di famiglia, purché l’affidato risulti a carico (art. 12 DPR n°917/86), e ciò sia comprovato da un provvedimento dell’ Autorità Giudiziaria.
Tali provvidenze, sulla base dell’ art. 80 della legge n°184/83, vanno comunque richieste e disposte dal Giudice Tutelare, nell’affido consensuale e dal Tribunale per i Minorenni nell’affidamento giudiziario. Per attivare queste procedure è bene far riferimento al Servizio sociale.

Se vogliamo recarsi all'estero con il bambino, possiamo farlo?
Sì, però la richiesta per ottenere il documento deve essere firmata dai genitori naturali, o dal tutore, e dall’affidatario (legge 1185/67 art.3). Se manca il consenso, occorre l’autorizzazione del Giudice Tutelare.
La famiglia affidataria che ha intenzione di recarsi all’estero con il bambino affidato, può rivolgersi agli operatori del Servizio Sociale per ricevere le indicazioni necessarie; poiché può trattarsi di una pratica complessa e lenta, è opportuno attivarsi con qualche mese di anticipo.

 

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Ultimo aggiornamento:
venerdì 08 maggio 2015 09.46
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